Le storie di questi tre giovani, i cui nomi sono di fantasia per tutelarne la riservatezza, sono state gentilmente concesse da Nuovi Orizzonti a testimonianza del sostegno della Fondazione Santo Versace, che ha finanziato tre borse di studio per l’anno in corso rivolte a ragazze e ragazzi in condizione di disagio sociale che desideravano intraprendere un percorso residenziale di ricostruzione di sé, e che avevano difficoltà nel contribuire, anche solo in parte, alle spese.
Carlo è stato accolto in uno dei centri di Nuovi Orizzonti per la riabilitazione dalla tossicodipendenza; dopo la fine del percorso comunitario sentiva di non potercela fare da solo, nel suo ambiente che gli ricordava quella vita che lo aveva portato all’autodistruzione. Non vedeva per lui una scelta di vita diversa, troppi ricordi, troppe le relazioni malate, troppa sfiducia in sé stesso.
La Cittadella Cielo ha voluto essere per lui quella scelta, quella possibilità diversa che riabilita anche socialmente, che supporta la persona sia attraverso il cammino della Spiritherapy, ma anche insegnandole un lavoro e inserendola in un ambiente di relazioni sane, nuove. È per questo che Carlo è alla Cittadella Cielo di Frosinone ed è grato per il supporto della Fondazione Santo Versace, l’ha paragonata ad una seconda mano tesa che, insieme a quella di Nuovi Orizzonti, lo accompagna verso la costruzione di una vita nuova.
Amanda è una giovanissima ragazza che è scappata prima dalla sua famiglia, poi dal marito violento e ha trovato rifugio in un primo momento nel centro di Nuovi Orizzonti a Medjugorje, in seguito è giunta alla Cittadella Cielo di Frosinone.
Amanda è una ragazza dolcissima ma molto, molto ferita che ha avuto la sfortuna di nascere in una famiglia dove non esisteva la parola amore e, successivamente, si è ritrovata imprigionata in un matrimonio violento verbalmente, psicologicamente e fisicamente.
Ma il Signore ha ascoltato il suo grido di aiuto: lei aveva chiesto a Dio di essere salvata altrimenti si sarebbe sentita costretta a togliersi la vita…non poteva più vivere così.
Durante un tentativo di fuga è stata accolta da un pullman di pellegrini che partivano per Medjugorje e qualche giorno dopo si è ritrovata ospite della Cittadella di Nuovi Orizzonti di Medjugorje. È stata lì dei mesi, poi è nato in lei il bisogno di fare un cammino di ricostruzione di sé stessa e ha accolto l’invito di venire a Frosinone nella casa madre per impegnarsi nel percorso di Spiritherapy e aggiustare piano piano il suo cuore “rotto”.
Lorenzo è un ragazzo calabrese che oggi si trova alla Cittadella Cielo di Frosinone perché circa due anni fa ha sentito fortemente il bisogno di essere ascoltato e aiutato.
Era giunto ad un punto della sua vita in cui non riusciva a capire cosa fare, non riusciva nemmeno a fare: università, lavoro, talenti, tutto gli sembrava vuoto, insensato, incompiuto.
Si considerava incapace, non compreso ed ogni cosa ai suoi occhi era insormontabile.
Ha conosciuto Nuovi Orizzonti nelle lunghe ore che trascorreva su internet e da quel momento ha capito che per lui poteva esserci una speranza. Ha contattato subito il centro d’ascolto gratuito che a sua volta l’ha fatto parlare con chi poteva seguirlo.
Lorenzo ha avuto immediatamente la percezione di essere compreso e accolto e ha deciso di trasferirsi nella Cittadella Cielo di Frosinone per intraprendere il percorso di Spiritherapy, lì ha trovato tanti fratelli e sorelle che lo hanno fatto sentire in famiglia.
Con queste parole Lorenzo racconta la sua esperienza: “Ecco, non mi sentivo l’unico al mondo ad aver attraversato dei momenti difficili che mi hanno creato ferite non indifferenti. In questo tempo di permanenza qui sto riscoprendo il valore dell’autostima, della riconciliazione con gli altri e del donarsi con amore, sto riscoprendo me stesso e prendendo fiducia nelle mie capacità di affrontare la vita”.
Nuovi Orizzonti interviene in tutti gli ambiti del disagio sociale realizzando azioni di solidarietà a sostegno di chi è in grave difficoltà, con una particolare attenzione alle problematiche, tra cui le dipendenze, che caratterizzano i ragazzi di strada e il mondo giovanile.
Foto: Nuovi Orizzonti